Dai classici mattoncini fino a una serie di iniziative correlate alle nuove tecnologie: il presente e il futuro
dell’azienda danese, fondata nel lontano 1932, si prospettano in un ampio panorama di innovazione.
App per costruire. App per scambiare. App per giocare. App per controllare.
È la Lego di oggi: nuovi servizi online, manuali digitali e configuratori dei modelli.
L’azienda nata nel 1932 in Danimarca, inizialmente per produrre giocattoli e dagli anni Cinquanta specializzata nei mattoncini componibili, è sempre più hi-tech.
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Non solo per le sue linee di prodotti (i modelli) o per i film e videogiochi (che sono diventati una linea di business ricchissima), ma anche per l’approccio al digitale, originale e completo.
Infatti, Lego è diventato un colosso da otto miliardi di euro l’anno di fatturato, che sfrutta al meglio il digitale anche se il suo cuore è sempre molto analogico. Dopotutto, cosa c’è di più manuale che montare un modello o giocare con gli eterni mattoncini colorati?
Le app per comandare i giochi
Le app “di servizio” di Lego permettono di rendere digitale la vita dei propri modelli più evoluti. Le smart app permettono, ai bambini e agli adulti che vogliano giocare, di controllare i modelli e i robot fatti di Lego nella vita reale. S
ono disponibili per le serie Lego Technic, Boost e Mindstorms; vengono Dai classici mattoncini fino a una serie di iniziative correlate alle nuove tecnologie: il presente e il futuro dell’azienda danese, fondata nel lontano 1932, si prospettano in un ampio panorama di innovazione utilizzate moltissimo perché alcuni modelli più complessi prendono letteralmente vita grazie alle app e permettono di inventare giochi sempre nuovi.
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Poi, ci sono le app per il gioco “puro” della Lego: una è dedicata al Lego Duplo, cioè la serie di mattoncini di dimensioni maggiori per i più piccoli.
C’è una app, però, anche per Lego City, con modelli più semplici di ambientazione urbana, e poi ovviamente quelle legate ai due grandi franchising di cui Lego ha ottenuto i diritti: la serie Star Wars e quella Super Heroes, dedicata agli eroi e supereroi Marvel.
Condividere online i propri modelli
I social media sono da sempre un cruccio per i genitori. Giusto lasciare che i bambini inizino a utilizzarli liberamente? A quale età? E su quali piattaforme, per ridurre i rischi? Lego ha lavorato anche da questo punto di vista e ha realizzato un’app che consente ai più piccoli di condividere le proprie creazioni e guardare quelle degli altri.
Si chiama Lego Life e l’azienda la definisce “un’app di social media sicura e appositamente creata per i bambini e le bambine”. Tra l’altro, le community online Forse non sai che… 46 di Lego sono molto numerose e, seguendo una tendenza iniziata negli ultimi 15 anni, sempre più orientate anche agli adulti.
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Infatti, oltre alla trasformazione digitale che sta consentendo a Lego di sfruttare al meglio le tecnologie per rendere più efficienti le sue attività ed entrare meglio in contatto con i suoi clienti, l’azienda danese ha portato avanti anche una trasformazione di obiettivi, puntando al pubblico adulto.
Sulle ali della nostalgia e di una nuova generazione di Millennials, che vogliono costruire kit che però siano più “adulti”, sono nati forum, gruppi di Facebook, community per scambiare consigli, mostrare le rispettive creazioni, cercare novità e informazioni. Sino agli immancabili gruppi di acquisto con sconti su WhatsApp e Telegram.
Investire nei kit Lego
I set di Lego rappresentano le cose più diverse: dalla macchina per scrivere ai bonsai, dalle astronavi di Star Wars alle moto da competizione.
Sono divertenti e costosi, e per qualcuno sono anche un investimento. Infatti, ogni anno i vecchi kit escono di produzione e vengono venduti fino a esaurimento scorte, diventando così possibili pezzi da collezione.
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Il futuro è virtuale
L’avventura nei videogame, iniziata nel 1997 su PC, ma presto sbarcata su tutte le altre piattaforme, è diventata una linea importante, così come i film, a partire da The Lego Movie.
Il futuro dell’azienda è orientato anche alla stampa 3D, alla costruzione e condivisione dei progetti da parte degli appassionati e alla creazione di giochi innovativi, basati su robotica e connessi al mondo digitale attraverso la realtà virtuale.
BRIKIT, L’APP CHE TI DICE CHE COSA COSTRUIRE CON I LEGO
H ai trovato una scatola piena di Lego in soffitta? Vuoi provare a costruire qualcosa ma non sai se hai abbastanza pezzi o ti manca qualcosa?
Gli sviluppatori di BrikIt (https://brickit.app/) ci hanno già pensato. E, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, hanno creato un’app specializzata nel riconoscimento ottico dei mattoncini, l’analisi e poi la ricerca di progetti che possono essere realizzati. BrikIt (disponibile per Android e iOS) è stata creata da appassionati che vogliono capire quali progetti possono realizzare e come.
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Nell’app, infatti, ci sono precaricate anche istruzioni per realizzare animali, mezzi di trasporto, edifici o oggetti vari. L’applicazione non è ufficiale, ma molti pensano che l’azienda danese dovrebbe acquistarla o realizzare qualcosa di simile. Il riconoscimento, soprattutto con gli smartphone più recenti, dotati di una buona fotocamera, funziona bene e distingue moltissimi pezzi, anche quando sono parzialmente nascosti.