Oculus Quest: arriva in Italia il primo visore VR senza fili

admin
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Grandi novità per gli appassionati di Realtà Virtuale e Aumentata. Il 21 maggio scorso sono arrivati anche in Italia Oculus Quest e Oculus Rift S, i due nuovi visori targati Facebook e presentati in diretta mondiale durante l’evento F8 organizzato sul social network. Tra i due nuovi prodotti spicca Oculus Quest, il primo e decisivo passo avanti verso l’immersività delle esperienze in VR. Vediamo le caratteristiche tecniche, come funziona e le principali novità.

La novità più grande è che Quest è senza fili. Non servono computer o postazioni fisse per far funzionare il visore e i due controller compresi nel pacchetto base del dispositivo. Nuovo anche il sistema di tracciamento che ora comprende quattro sensori esterni che si aggiungono a quelli dei controller, predisposti per gestire il tracking degli oggetti e i movimenti delle mani.

Dal punto di vista delle specifiche tecniche, Oculus Quest, è un grandissimo passo avanti rispetto agli altri visori di fascia medio-bassa. Il nuovo prodotto di casa Facebook è dotato infatti di uno schermo oled con risoluzione di 1600 x 1440 pixel per ogni occhio e con un refresh di 72 Hertz. Il tutto supportato da un processore Qualcomm Snapdragon 835 con4 GB di ram e una memoria interna da 64 GB. Il sistema operativo Oculus Os è basato su Android.

Un dispositivo dalle prestazioni estremamente elevate che richiede soltanto di essere indossato per iniziare a vivere la migliore esperienza di VR mai vista sul mercato. Un’esperienza che può essere legata ai videogame, ai film e ai documentari. Sono infatti ben 53 i titoli disponibili al momento del lancio che supportano il visore. Tra questi spiccano nomi come A Star Wars VR Series o PokerStars Vr, due giochi che puntano forte sull’esperienza immersiva.

Ce n’è per tutti i gusti. Chi acquista Oculus Quest può divertirsi anche con giochi attesissimi come Vader Immortal o con grandi classici come Angry Birds Vr, oppure con lungometraggi animati e documentari. Tutti rigorosamente a 360°.

Oculus Quest si dimostra estremamente avanzato anche per quanto riguarda l’ergonomia. Il visore ha un peso di poco superiore al mezzo kg ed è dotato di tre pulsanti: uno per l’avvio e lo spegnimento, uno per la regolazione delle lenti e uno per il volume. Vicino a essi si trovano un’entrata per le cuffie e l’ingresso usb per ricaricare la batteria la cui autonomia sfiora le due ore. Comodo da indossare ed estremamente compatto (120 mm x 110 mm x 90 mm le dimensioni), Quest presenta tre cinghie facilmente regolabili per ogni esigenza e rappresenta un ulteriore step verso visori che possono essere utilizzati per sessioni di gioco o esperienze molto lunghe.

Tutte da scoprire, invece, le nuove funzionalità legate alla registrazione e condivisione sociale dei contenuti. Oculus Quest è predisposto per trasmettere, tramite l’applicazione dedicata, agli smartphone e alle smart tv utilizzando un dispositivo di casting supportato. Il processo vedrà un primo lancio in versione Beta e nella prima fase supporterà soltanto NVidia Shield, Chromecast Ultra o Chromecast Gen 3. Il visore è progettato per la condivisione di contenuti sui social media. Quindi non attendiamoci prodotti con audio o risoluzione di qualità professionali ma soltanto un ulteriore evoluzione dei processi di funzionamento delle piattaforme social, già oggi molto attente al miglioramento dello streaming video.

Profondamente migliorata anche la percezione e la definizione dell’ambiente circostante che inizia a essere paragonabile a quella di altri prodotti come Playstation Vr e Htc Vive. In questo settore stupiscono la facilità di configurazione (basta scaricare l’ultima versione dell’app per accedere al menu da esplorare con i controller e con gli occhi), la riproduzione della sensazione del tatto virtuale e le esperienze di manipolazione degli oggetti in tre dimensioni. Uniche pecche lo spazio in memoria per l’archiviazione di giochi e video e le fasce di prezzo: per la versione a 64 GB servono 449 euro. Per quella a 128 GB ne bastano soltanto 100 in più. Distinzione che rende preferibile la variante più capiente.

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